NUTRITION - Zero carboidrati o no?
#0 FEBBRAIO 2020

di Rossella Pruneti © pubblicato su POWER 5 anno 2010

Le diete a zero o a carboidrati bassissimi sono meglio di quelle con carboidrati moderati per il dimagrimento?

Vediamo i vantaggi dietro queste due strategie.

  • Dimagrire con diete a zero o bassissimi carboidrati (<25%) Vantaggio per il metabolismo Controllo dell’appetito (limitando i carboidrati e permettendo di consumare più grassi, l’appetito si regola da solo). Più proteine, che a loro volta portano a un dimagrimento maggiore per un effetto termico del cibo (TEF) più elevato. Benefica per i soggetti intolleranti ai carboidrati.
  • Dimagrire con diete a quantità media di carboidrati (<45-50%) Se sono scelti carboidrati complessi a favore di quelli semplici, la sazietà è maggiore e si mangia di meno. Ricche di fibre che rallentano la digestione, si legano alla bile e riducono l’assorbimento dei grassi e il colesterolo. Più efficaci per il dimagrimento in particolare dell’addome (per alcuni soggetti). Un quarto dei carboidrati consumati è usato per convertire il glucosio (i carboidrati stessi) in adipe. Minore probabilità di ingrassare perché i carboidrati hanno una densità energetica inferiore ai grassi e alle proteine.

PUNTO d’equilibrio

Il dibattito tra diete a zero e a medi carboidrati è celeberrimo.

Il principio di base di ogni dieta ipoglucidica è che l’incremento di peso è causato dai carboidrati. Non è così. L’incremento di peso è causato dall’introduzione di un eccesso di calorie (o kilojoule) indipendentemente che siano fornite da carboidrati, proteine o grassi. Fa ingrassare mangiare più calorie di quelle che il corpo può usare per volta (non fa ingrassare mangiare i carboidrati).

Se mangiamo di meno per una dieta ipoglucidica, dimagriamo perché mangiamo di meno, non perché mangiamo meno carboidrati. Se c’è un surplus calorico, ingrassiamo qualsiasi siano le percentuali di macronutrienti dell’alimentazione seguita. Negli studi scientifici relativi, i partecipanti perdevano peso seguendo diete ipoglucidiche principalmente perché le calorie erano di meno e la dieta era protratta maggiormente nel tempo, ma non perché erano ridotti i carboidrati.